"Mando 10 email al giorno ai potenziali clienti". Ottimo. "Ma non riesco a seguirli tutti". Ecco il problema. Il marketing manuale ha un limite fisico: le ore nella giornata. E quando cresci, quel limite ti strangola.
La marketing automation non è magia né fantascienza. È semplicemente far fare alla tecnologia i compiti ripetitivi, così tu puoi concentrarti su quello che conta: costruire relazioni e chiudere vendite.
Cosa puoi automatizzare (e cosa no)
Partiamo da cosa funziona davvero:
- Email di benvenuto - Qualcuno si iscrive alla newsletter? Parte subito un'email di benvenuto. Poi una seconda dopo 3 giorni. Poi una terza con un'offerta. Tutto automatico
- Follow-up post-acquisto - Il cliente compra? Dopo una settimana chiedi feedback. Dopo un mese suggerisci prodotti correlati. Dopo tre mesi proponi il rinnovo
- Nurturing dei lead - Un visitatore scarica il catalogo ma non compra? Inizia una sequenza educativa che lo accompagna verso la decisione
- Promemoria interni - Un lead non risponde da 14 giorni? Il sistema avvisa il commerciale. Nessuno cade nel dimenticatoio
Cosa NON automatizzare: le conversazioni importanti. La negoziazione finale, la gestione di un reclamo, la chiamata a un cliente storico. Lì serve l'umano.
Il percorso tipico: da zero a funnel automatizzato
Settimana 1-2: Mappa il customer journey
Prima di automatizzare qualsiasi cosa, devi sapere come i clienti arrivano a te. Da dove vengono? Cosa cercano? Quali domande fanno? Cosa li blocca dall'acquistare?
Settimana 3-4: Crea i contenuti
L'automazione senza contenuti è una macchina senza benzina. Servono: email ben scritte, landing page che convertono, lead magnet che attraggono (guide, checklist, webinar).
Settimana 5-6: Configura le automazioni base
Inizia con una sola sequenza. La classica: iscrizione newsletter → email benvenuto → 3 email educative → offerta. Testala, misurala, ottimizzala.
Mese 2-3: Scala gradualmente
Funziona? Aggiungi altre sequenze. Segmenta il pubblico. A/B testa le email. Integra con il CRM.
Gli strumenti: quale scegliere
Budget limitato (gratis - 50€/mese):
- Mailchimp - Ottimo per iniziare, automazioni base gratuite fino a 500 contatti
- Sendinblue - Buon rapporto qualità/prezzo, interfaccia in italiano
- MailerLite - Semplice e intuitivo, piano gratuito generoso
PMI in crescita (50-200€/mese):
- ActiveCampaign - Il miglior equilibrio tra potenza e usabilità
- ConvertKit - Perfetto per creator e personal brand
- Klaviyo - Ideale per e-commerce
Esigenze avanzate (200€+/mese):
- HubSpot Marketing Hub - Suite completa, integrazione nativa con CRM
- Marketo - Enterprise, richiede competenze tecniche
Errori che vedo sempre
Mandare troppe email. Un'email al giorno = spam. Una alla settimana = valore. La frequenza giusta dipende dal settore, ma quando in dubbio, meno è meglio.
Non segmentare. Mandare la stessa email a tutti è come urlare in una stanza affollata. Chi ha già comprato non vuole la stessa offerta di chi non ti conosce ancora.
Ignorare le metriche. Tasso di apertura sotto il 15%? Problema di subject line. Click rate sotto il 2%? Problema di contenuto. Se non misuri, stai guidando bendato.
Automatizzare troppo presto. Prima devi avere un processo che funziona manualmente. Solo dopo lo automatizzi. Automatizzare il caos produce solo caos più veloce.
Un esempio concreto: lo studio professionale
Uno studio di commercialisti con 500 clienti. Prima: promemoria scadenze via telefono (ore di lavoro). Dopo: email automatiche 30, 15 e 7 giorni prima di ogni scadenza fiscale. Risultato: 90% in meno di telefonate, zero scadenze mancate, clienti più soddisfatti.
Non servono budget enormi. Servono idee chiare e implementazione graduale.
Il primo passo: parti da qui
Prendi carta e penna. Scrivi le 5 comunicazioni che mandi sempre ai clienti (benvenuto, conferma ordine, richiesta feedback...). Quelle sono le tue prime automazioni. Se vuoi supporto per implementarle, contattaci per una consulenza.
